Ognuno di noi può, nella sua vita quotidiana, trasmettere una sensazione di speranza, un moto di fratellanza, che permetta a chi ci incontra di sentire in noi un'aria "nuova". Solo questa "stranezza" può, secondo me, coinvolgere l'uomo di oggi e fargli provare la curiosità di conoscere chi ci ha dato questo impeto di anticonformismo e di amore.

 Le cellule di evangelizzazione estendono al laico la missione dell'evangelizzazione, convinte che anche lui, a volte addirittura meglio del religioso, possa avvicinare l'uomo comune, quello che oggi ha paura del sacro, come fosse qualcosa di funereo, e non si rende conto invece che in esso potrebbe trovare una risposta al suo bisogno di luce. Per superare la diffidenza di questi nuovi destinatri del messaggio di Dio, bisogna trasmetttere loro la "normalità" e la quotidianità della vita cristiana, la sua "naturalezza"e semplicità.

Vangelo secondo Marco  - capitolo 1

Vangelo secondo Marco - capitolo 2